Buoi e Sant'Efisio, a Cagliari

I grandi eventi della tradizione in Sardegna a confronto

Sa Sartiglia, Sant’Efisio e Autunno in Barbagia, tre tra i principali eventi a confronto. Chi coinvolge più turisti?
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I principali eventi in Sardegna: Sant’Efisio, Autunno in Barbagia e Sa Sartiglia. Cosa hanno tutti questi eventi in comune? Sono gli eventi in Sardegna più tradizionali catalogati come “grandi eventi” che ricevono i maggiori finanziamenti regionali. Eventi folcloristici e tradizionali di grande significato e importanza per la popolazione locale, alcuni dei quali si ripetono da diversi secoli per ricordare un voto, un episodio storico. Ma qual è la loro valenza sul fronte turistico? 

I principali eventi della tradizione in Sardegna

Sul tema sono intervenuti la città di Pula, per voce della sindaca Carla Madau, una delle tappe della processione e dei festeggiamenti di Sant’Efisio, il direttore della Fondazione Sa Sartiglia, Francesco Obino e il direttore della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, che ogni anno si adopera per l’allestimento di Autunno in Barbagia, alla sua ventitreesima edizione. 

Grandi eventi in Sardegna Carla Madau Francesco Obino e Agostino Cicalò
Grandi eventi in Sardegna, da sinistra Agostino Cicalò , Giuseppe Melis, Carla Madau e Francesco Obino | AperiTurismo

La risposta sulla valenza turistica dei grandi eventi della tradizione in Sardegna non è semplice. Questi eventi sono strettamente legati alla tradizione e si basano su aspetti culturali della storia della Sardegna che, difficilmente, possono essere reinterpretati in una chiave diversa dai rituali che coinvolgono ogni anno migliaia di fedeli ed appassionati del territorio.

E’ opinione comune che questi eventi, presi singolarmente, difficilmente possano essere venduti, ma che, inseriti in un contesto più ampio, magari all’interno di un pacchetto, possano diventare degli attrattori turistici.  

Autunno in Barbagia: 32 comuni, un unico evento

Autunno in Barbagia è divenuto nel tempo il simbolo della stagione autunnale in Sardegna.

Ha subito una positiva evoluzione che ha portato alla partecipazione attuale di ben 32 comuni della Provincia di Nuoro. Insieme al numero dei comuni partecipanti è aumentato anche il numero dei visitatori, che si attesta complessivamente intorno alle 500 mila presenze.

Autunno in Barbagia, manifesto
Manifesto di Autunno in Barbagia

Agostino Cicalò, ci spiega che la Camera di Commercio di Nuoro, oltre a svolgere un ruolo di coordinamento tra i 32 Comuni per la gestione del calendario degli eventi, si occupa dell’ideazione e della realizzazione, in via diretta, del media plan e della promozione del circuito. 

Tra i dati che la Camera di Commercio è riuscita a rilevare spiccano gli 8-10 mln generati da vendite dirette con un budget di 480 mila € investiti in promozione e 120 mila € in risorse umane.

Sant’Efisio, la più lunga processione d’Europa

Carla Madau, sindaca di Pula, ci offre una visione d’insieme sulla Festa di Sant’Efisio. Essa è una processione religiosa tra le più lunghe d‘Europa (65-80 km), distribuita tra 4 Comuni del Cagliaritano, tra cui Pula. Istituita nel XVII secolo, è arrivata alla sua 363ma edizione. 

L’entrata nella città di Pula di Sant’Efisio

Sono 105 i  Comuni partecipanti insieme a 90 associazioni. I devoti lungo il percorso sono 3.153, di cui 2.605 a piedi, 247 a cavallo, e 19 traccas.

La Festa, cadendo a Maggio, in genere dal 1° al 4 maggio, è in grado di richiamare numerosi visitatori, anche se è difficile quantificarne il numero perché la festa ricade durante il ponte del 1° maggio. Svolgendosi in 4 giorni, offre la possibilità di vivere momenti diversi e in luoghi diversi. 

Il sindaco ci spiega che sta diventando pian piano un circuito turistico con un tentativo di mettere in rete i Comuni coinvolti.

Questo tipo di evento, ci spinge verso un segmento del turismo che viene definito turismo religioso. Tuttavia il turista non è necessariamente una persona devota. Il viaggiatore è curioso, la motivazione che lo muove è legata alla scoperta di culture locali di autenticità. Possiamo senz’altro affermare che una manifestazione religiosa è espressione di autenticità. 

Sa Sartiglia, trend turistico in crescita

Infine, ultimo ma non per importanza, è stata presentata la Festa de Sa Sartiglia. La manifestazione, con un valore fortemente identitario, rappresenta un vero e proprio condensato della storia, della tradizione e delle caratteristiche del popolo che la celebra e nel tempo la perpetua. 

Sa Sartiglia
Sa Sartiglia, Foto della Fondazione Sa Sartiglia SaSartiglia.Info | AperiTurismo

Svolgendosi in un periodo di bassa stagione (Febbraio/Marzo), trova difficoltà ad attrarre numerosi turisti al di fuori del bacino regionale nonostante tutti gli sforzi in promozione, poiché i trasporti spesso sono troppo costosi o troppo scomodi per spingere il turista a venire a visitare la Sardegna in generale. 

Scheda tecnica dei numeri de Sa Sartiglia di Oristano | AperiTurismo
Scheda tecnica dei numeri de Sa Sartiglia di Oristano | AperiTurismo

Tuttavia l’incremento delle presenze è in continua crescita. I dati del 2018 mostrano un  incremento del 304% nelle presenze registrate nella settimana della manifestazione. Arrivano addirittura al 455% se si prendono in considerazione le presenze registrate nei soli giorni della manifestazione.

Questi dati risultano parziali perché si limitano ad analizzare le sole presenze registrate nelle strutture ricettive. A essi si devono aggiungere arrivi e presenze di turisti che giungono in città e trovano ospitalità in altro modo.

A conclusione dell’incontro di confronto, interviene Barbara Argiolas, Assessora al Turismo, Commercio e Artigianato Regione Sardegna, evidenziando che “non tutto ciò che è cultura può diventare turismo“.

Secondo l’assessora, è necessario scegliere quali sono gli eventi culturali da promuovere in base a una serie di criteri (leggi il post precedente sulle definizioni di grande evento). Bisogna condividere le idee e sviluppare la cultura a livello di comunità e non dimenticarsi mai che “prima di essere eventi turistici, gli eventi della tradizione così come nei comuni in via di spopolamento, sono attività che animano e tengono in vita una comunità e un popolo”, conclude Argiolas.

Gli eventi della tradizione sono turistici?

Ma per cercare di capire più a fondo quanto possano generare gli eventi della tradizione in termini di ricadute turistiche del territorio, abbiamo condotto alcune interviste agli operatori.

Sulla ricorrenza di Sant Efisio si sono espressi il THotel, Il Flora e Charming Sardinia, rete di operatori extraalberghieri, di Cagliari; su Sa Sartiglia, hanno preso la parola, il Mistral Hotel e il Mariano IV.

Alcuni operatori di Cagliari e Oristano si confrontano sul tema degli eventi della tradizione e ricadute turistiche

In sintesi, se da una parte è difficile valutare l’impatto della Festa di Sant’Efisio in un weekend già ad alta densità per Cagliari, di cui si rileva una piccola presenza regionale che pernotta appositamente per seguire la processione; dall’altra, per l’evento Oristanese, diventa più semplice rilevare le presenze dedicate in un periodo di bassa stagione. Sa Sartiglia sembra coinvolgere appassionati, soprattutto sardi ed italiani, con qualche sorpresa sull’estero.

La corsa alla stella, infatti, sembra incuriosire molti appassionati, un trend in crescita.

Principali Eventi in Sardegna: conclusioni

In sintesi, l’elemento comune a tutti gli eventi è la vasta offerta territoriale, in grado di promuovere il meglio dell’Isola, che consentono alle tradizioni, anche secolari, di essere tramandate e vissute dalle nuove generazioni. E’ importante però creare una rete fra tutti gli eventi. Sviluppare dei pacchetti che offrano la Sardegna anche dal punto di vista culturale, decodificare elementi del passato in chiave moderna, affinché vengano apprezzati e diventino degli attrattori turistici anche per l’esterno.

Unendo le forze, si può iniziare a comunicare con i milioni di “viaggiatori” che non conoscano ancora la Sardegna o che la conoscono solo per la bellezza del suo mare, per incoraggiarli ad avvicinarsi ad un viaggio nell’Isola spinti anche da altre motivazioni. In particolare, dall’attrattore “cultura e identità” per scoprire e incontrare l’anima più profonda dei territori e delle popolazioni, anche fuori stagione.

Francesco Obino, direttore della Fondazione Sa Sartiglia

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Nessun problema! Puoi rivedere la puntata qui sotto:


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