I Grandi Eventi in Sardegna sono turistici?

Definire i Grandi eventi in Sardegna non è semplice. Un evento è sicuramente legato ad una esperienza unica, limitata ad uno specifico momento temporale. Richiede programmazione e organizzazione e che si realizza per soddisfare determinati bisogni della collettività di riferimento. 

Certamente il passaggio da un semplice evento della comunità, che sia locale o sportiva, in un evento turistico non è così scontato.

Eventi: le tipologie

Alla base base dei motivi ispiratori dell’evento è possibile altresì distinguere diverse tipologie di eventi. Vediamo quali qui sotto:

Tipologia molto differenti che comportano diversi sforzi organizzativi, il coinvolgimento di differenti stakeholders, che implicano effetti eterogenei sul territorio e che, naturalmente necessitano, per questo, di attenta valutazione, soprattutto quando l’evento richiede l’investimento di denaro pubblico o privato per il suo realizzarsi.

Come valutare un evento turistico

L’allocazione ottimale delle risorse finanziarie dipende fortemente dall’accuratezza del processo valutativo degli eventi in termini di ricadute positive e negative  sul territorio.

Momento di grande criticità è, dunque, il processo di misurazione teso a verificare il successo di un evento rispetto ai suoi obiettivi.  Diversi indicatori possono essere impiegati nel processo di valutazione, alcuni nel l’ex-ante, cioè prima che l’evento si realizzi, altri ex-post cioè a posteriori, vale a dire dopo che l’evento si è già realizzato.

Eccone di seguito in un elenco non esaustivo:

Che cosa è un grande evento?

Il processo valutativo si fa ancora più stringente, rigoroso e urgente quando si parla di grandi eventi. Già, i GRANDI EVENTI. Ma quale parametro si può utilizzare per definire un evento grande? Il ritorno economico? Il numero dei partecipanti? Il numero dei pernottamenti? Si noti bene che si può partecipare ad un evento senza pernottare, mancando del requisito fondamentale per essere considerato un turista sia a livello definitorio che statistico.

Si può definire un evento grande quando ha: 

• una portata significativa (numero partecipanti)
• riescono ad ottenere un significativo effetto mediatico (numero di media interessati, copertura dei media, ecc.)
• rilevanza delle trasformazioni territoriali operate per allestirlo

Con riferimento alla Sardegna si aggiungono alcune criticità. E se ne individuano almeno tre. 

• Si riscontra, infatti, un problema di puntualità del dato. Spesso si ricorre a stime approssimative, mancando un sistema di rilevazione dei dati tempestivo e sistematico.
• Gli eventi che si realizzano in Sardegna si caratterizzano per la presenza di un gran numero di partecipanti non turisti.
• L’approccio degli organizzatori in termini valutativi è generalmente scarsamente scientifico.

Eventi in Sardegna: tre a confronto

Sporadicamente si ricorre ad indagini ad hoc, come quella realizzata nel 2016 dal CRENOS incentrata sul monitoraggio e valutazione dell’impatto economico degli eventi culturali e sportivi sull’economia regionale e locale, promossa e finanziata dalla Regione autonoma della Sardegna, a firma di tre ricercatori e docenti dell’Università di Cagliari, Giuseppe Melis, Patrizia Modica e Manuela Pulina.

L’indagine ha avuto anche come esito un “manuale” di valutazione, un protocollo standard di valutazione degli eventi. Il monitoraggio e la valutazione ha riguardato tre eventi considerati tra quelli più rilevanti per valore storico-culturale, portata e impatto mediatico: Sa Sartiglia, Sant’Efisio e Cavalcata Sarda.

Tre sono state le direttrici di indagine: customer experience, performance delle imprese, impatto sulle comunità locali e sul territorio. Per ognuna sono stati individuati set di indicatori idonei ad evidenziare l’impatto degli eventi. Ma anche congrui approcci metodologici, metodi e strumenti a supporto di quanti intendano in futuro utilizzare questo strumento per la valutazione di un evento.

Il campione di intervistati è stato di non meno di 150 partecipanti per evento, il quale ha fornito un’analisi interessante.

Innanzitutto è stato possibile individuare la provenienza degli intervistati a ogni singolo evento: è emerso che a Sa Sartiglia e a Sant’Efisio vi è una maggioranza di italiani (rispettivamente il 56% e il 53%) contrariamente alla Cavalcata Sarda con una netta maggioranza di partecipanti sardi con il 69%.

Non sono mancati comunque intervistati con provenienza estera: a Sa Sartiglia il 17% degli intervistati è straniero, alla Cavalcata Sarda abbiamo un 18%, mentre alla festa di Sant’Efisio i partecipanti stranieri hanno raggiunto il 30%.

Soddisfazione dei grandi eventi in Sardegna

Nella diapositiva sottostante vediamo il grado di soddisfazione per aver partecipato all’evento, in base alla provenienza degli intervistati. Il risultato è decisamente ottimo, in quanto la media è molto vicina al valore di soddisfazione massima, che era stato fissato con 5. L’evento che forse convince di meno in termini di soddisfazione è la Festa di Sant’Efisio valutato dal pubblico di turisti locali.

Dando sempre come valori minimo 1 e massimo 5 è stato possibile rilevare la possibilità di partecipazione all’edizione successiva dell’evento. I risultati sono promettenti: nella maggior parte dei casi viene superato il valore medio (3) con un’evidente propensione verso il valore 4. Anche in questo caso, però, Sant’Efisio è l’evento per il quale si registra la minore propensione per il mercato straniero (2,63/5) ed italiano (3,23/5), sardi esclusi, a ritornare. Mentre, l’evento che riscuote più successo e coinvolge di più è la Cavalcata Sarda con 3,98/5 per il mercato locale, chiaramente, per ragioni di prossimità e per il legame più stretto con il territorio, più propenso a rivivere l’esperienza e a ritornare. 

Spesa media e tipo di sistemazione ad evento

Tra gli aspetti più interessanti emersi dall’indagine, vi è la scelta di sistemazione a ogni evento.

I più quotati ovviamente sono stati gli Hotel e i Bed&Breakfast, ma è importante evidenziare che il 45% di chi partecipa la Sartiglia torna a casa in giornata (gratis) o ha una casa propria. Di contro, solo il 10% di chi partecipa a Sant’Efisio non pernotta in città. Su questo, è importante ricordare che Sant’Efisio cade in un ponte, quello del 1° maggio, naturalmente turistico per la città di Cagliari, mentre la Sartiglia si svolge nella bassissima stagione per Oristano.

Il 54% invece degli intervistati della Cavalcata non pernotta in strutture ricettive.

Un ulteriore punto di vista da considerare è quello relativo alla spesa media giornaliera ad ogni evento. Il cibo e le bevande consumate in loco e prodotti enogastronomici sono le spese più consistenti effettuate nei 3 diversi eventi, seguiti dai souvenir e dall’artigianato.

A spendere mediamente di più ad evento sono, a sorpresa, i sardi che mettono più mano al portafoglio in occasione della Sartiglia, spendendo mediamente a persona 25€ per i pasti, 18€ per i prodotti enogastronomici, 12€ per l’artigianato, 7€ in media per altri tipi di souvenir.

L’evento che, invece, genera meno introiti è la Cavalcata Sarda per i turisti locali, meno propensi a portarsi a casa souvenir ed artigianato rispetto agli altri due eventi.

Se ti sei perso questa puntata dell’AperiTurismo sui Grandi Eventi in Sardegna, puoi riavvolgere il nastro e seguire l’intervento del professor Giuseppe Melis qui sotto:

Foto copertina: Foto della Fondazione Sa Sartiglia sulla Sa Sartiglia di Oristano | Grandi Eventi Sardegna AperiTurismo