Quali sono i grandi eventi in Sardegna, quelli che, tecnicamente dovrebbero coinvolgere più partecipanti e che ricevono i maggiori finanziamenti regionali per l’organizzazione, allestimento e promozione? Promuovere gli eventi e comunicarli sul web può essere la chiave per attrarre possibili turisti? Eventi e turismo possono seguire lo stesso binario?
Abbiamo precedentemente dato la definizione dei grandi eventi, indicato alcuni parametri e messo a confronto i principali della tradizione, come Sant’Efisio, Sa Sartiglia, Cavalcata Sarda e Autunno in Barbagia e dello sport in Sardegna.
In questo pezzo approfondiamo la natura pubblica e privata dei finanziamenti, la calendarizzazione degli stessi e la qualità della comunicazione.
Indice dei Contenuti
Eventi in Sardegna e finanziamenti
Nel 2018 i finanziamenti erogati agli eventi in Sardegna (4 mln circa solo quelli erogati nell’anno) sono stati in gran parte destinati alle manifestazioni sportive e agli eventi legati al mantenimento e promozione della tradizione identitaria (tra cui spicca S. Efisio con 272 mila euro di finanziamento), nella misura di oltre il 60% sul totale disponibile.
Gli eventi che hanno ricevuto maggiori finanziamenti nel 2018 sono stati: Rally Sardegna (900 mila euro), festa di Sant’Efisio (271 mila €), ITU Triathlon WorldCup Sardegna (250 mila €), Sardinia Kite Boarding Gran Slam (180 mila €), Cavalcata Sarda (177 mila €), Sa Sartiglia (145 mila €), Festa del Redentore (133 mila €), Discesa dei candelieri (106 mila €) e manifestazioni collaterali, Festa di San Simplicio (94 mila €) e Autunno in Barbagia (91 mila €).
Tra i requisiti regionali di attribuzione, la capacità dell’evento di destagionalizzare e sulla quantità di investimenti operati nel campo della comunicazione (almeno il 10% dell’importo erogato).
Tuttavia, nonostante questo, come dal grafico qui sotto, vediamo che la gran parte degli eventi,nel complesso si svolge nei mesi di Luglio e Agosto, mesi già di per sé ad alta pressione turistica.
La Fondazione Sardegna eroga, invece, ad eventi idonei a preservare il patrimonio culturale e identitario della Sardegna e non in base alla valenza turistica degli stessi. I finanziamenti di questo tipo sono stati 1.9 milioni di euro nel 2018.
Il grosso degli eventi si svolge nel periodo estivo quando, come abbiamo già evidenziato più volte (vedi sul turismo balneare in Sardegna), l’attrattore resta il mare e diventa più difficile capire quanto l’evento stesso abbia contribuito alla scelta del viaggio e quanto incida sul fatturato complessivo.
Per intenderci, cioè, se non ci fosse stato quell’evento, il turista sarebbe comunque venuto in Sardegna, avrebbe speso sempre quelle cifre in souvenir, artigianato, ristorazione, etc..?
Eventi e turismo: come comunicare
Oltre alla stagionalità, anche la comunicazione, ovvero la situazione degli eventi sardi legata a questo aspetto non è delle più rosee. Gli sforzi in termini finanziari ma anche operativi si concentrano, probabilmente, più sull’organizzazione che sulla comunicazione. Quasi non si riuscisse a trovare del tempo per la promozione che, invece, risulta indispensabile per la buona riuscita dell’evento stesso.
Come possiamo notare da questa slide, pochi sono gli eventi rintracciabili on line nei siti o nei social, con contenuti e prodotti multimediali aggiornati con anticipo e multilingue.
Il risultato è una fruizione delle informazioni basilari dell’evento nel web molto scarsa. Anche, semplicemente, conoscere le date esatte delle prossime edizioni dell’evento, a qualche mese dalla data, non è così scontato. Alcuni eventi vengono aggiornati ad hoc solo qualche settimana prima che si svolgano. In alcuni casi, il sito non viene più aggiornato e risulta abbandonato.
Investire nella comunicazione
Dall’analisi sullo stato della comunicazione dei grandi eventi, per finanziamenti regionali, della Sardegna, è emerso che:
- Nella gran parte dei casi non esiste un biglietto d’entrata, un parametro unico per misurare il ritorno economico dello specifico evento, né la possibilità di reperire e acquistare merchandising, anche in forma di artigianato locale, online;
- Molti di questi eventi non investono nella comunicazione online. Quando lo fanno, potrebbero essere somme piuttosto esigue ed erogate in last minute;
- Come notiamo dall’analisi, alcuni non hanno un proprio sito web. La conseguenza è che risulta difficile per un possibile utente, ottenere informazioni di vario tipo sull’evento, nonostante la ripetibilità dello stesso;
- Gli organizzatori spesso dedicano molta attenzione alla parte relativa ai social, presidiata anche in mancanza di un sito ufficiale, che tuttavia non è sufficiente per poter promuovere in modo completo l’evento. Talvolta, poi, non è gestita dalle organizzazioni ufficiali dell’evento stesso, ma da semplici appassionati.
Eppure la presenza sul web e la rintracciabilità attraverso l’ottimizzazione dei contenuti nei motori di ricerca rappresenta una delle attività considerate strategiche per massimizzare le ricadute positive di un evento in un territorio.
Qui di seguito un grafico sulle attività che fanno la differenza nel web nella promozione organica degli eventi, di qualsiasi natura essi siano.
Se ti sei perso questa puntata di AperiTurismo sui Grandi eventi in Sardegna, puoi rivederla qui sotto:
In copertina: Ogier Ingrassia in azione durante Rally Sardegna, foto di Rally Italia Sardegna